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Channel: form@re » n. 4 ottobre 2001
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Editoriale

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Quali caratteristiche ha e come è organizzato un ambiente di apprendimento on line? Non esiste una tipologia unica e le scelte organizzative e tecnologiche dipendono da metodi e paradigmi didattici. La tipologia proposta si adatta a progetti coerenti con un paradigma costruzionista, centrato sulla costruzione cooperativa di conoscenza.

La tecnologia non è uno strumento che si adatta passivamente ad ogni approccio. Tra tecnologia e didattica occorre una coerenza epistemologica. Nella proposta che segue il punto di tangenza è fornito dalla rete e dalla complessità su cui si fondano sia la tecnologia utilizzata, sia il percorso didattico. La domanda iniziale si trasforma dunque nella seguente: come strutturare un ambiente on line che si coniughi con un paradigma costruzionista?
L’ambiente on line è la mappa logica del percorso di apprendimento che relaziona background culturale, scelte metodologiche, contenuto disciplinare, percorso progettuale, contesto educativo. L’ambiente/mappa guida l’allievo nella percezione e ricostruzione del progetto formativo.
Nell’ambiente sono raccolti e interagiscono i materiali di supporto relativi ai contenuti (di base e di approfondimento) preparati da docenti e tutor, i prodotti/progetti realizzati in itinere dagli allievi, gli strumenti di comunicazione, le schede di valutazione. Nell’ambiente sono anche presenti spazi personali per una metariflessione individuale ed autonoma del percorso realizzato. Superato il concetto di ambiente come bagaglio di informazioni, esso diviene lo spazio di lavoro in cui vari attori, si incontrano, si ascoltano, dialogano, prelevano e producono materiali.
Le informazioni non sono collocate nell’ambiente per essere apprese ma per essere utilizzate (decostruite, trasformate, rielaborate) nella costruzione di nuova conoscenza.
Inoltre se si analizza il ruolo della lezione in presenza, ci si accorge che il docente durante la lezione, oltre a trasmettere contenuti:
- contestualizza i contenuti alle esigenze, alle problematiche e alla sensibilità degli allievi, individua approcci che si collegano alle esperienze pregresse;
- organizza il percorso di apprendimento, fornisce priorità tra i vari argomenti, scadenze temporali, riferimenti bibliografici (dal tipico studiare da pag x a pag y alle indicazioni per possibili approfondimenti);
- adegua il ritmo dell’insegnamento al ritmo di apprendimento.
Nella lezione frontale il docente relaziona contesto, istruzione ed apprendimento.
Le finalità dell’ambiente on line devono essere simili anche se perseguirle non significa voler riprodurre la lezione frontale.
“Il concetto di ambiente di apprendimento si affianca e in parte sostituisce il concetto di curricolo. L’ambiente è definito come un luogo in cui coloro che apprendono possono lavorare aiutandosi reciprocamente, avvalendosi di una varietà di risorse e strumenti informativi di attività di apprendimento guidato o di problem solving.
Gli ambienti possono offrire rappresentazioni multiple della realtà, evidenziare le relazioni e fornire così rappresentazioni che si modellano sulla complessità del reale, focalizzare sulla produzione e non sulla riproduzione, offrire ambienti vissuti dal mondo reale, basati su casi piuttosto che su sequenze istruttive predeterminate” (Calvani, 2000).
Pertanto l’ambiente può divenire proposta didattica. La progettazione didattica da un piano diacronico e temporale si pone su un piano sincronico e spaziale. Invece di definire rigide successioni temporali, la progettazione di percorsi didattici assume la forma di organizzazione di spazi in cui gli allievi troveranno differenti contributi e materiali, i tool della comunicazione, le consegne e i supporti. Nell’ambiente l’allievo trova i mattoni con cui secondo ritmi e modalità soggettive costruisce la conoscenza. I tool per la comunicazione presenti favoriscono percorsi cooperativi. Il processo, grazie alla scrittura, si snoda, si palesa e si distanzia da chi lo produce favorendo in questo modo la metariflessione.

Come descrivere un ambiente
Italo Calvino (1993) fornisce cinque proposte (memos) per la scrittura del nuovo millennio: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità.
Queste cinque caratteristiche possono essere utilizzate per descrivere gli ambienti on line.


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